Salvatore Manzi (Napoli, 1975) vive e lavora a Napoli. Interessato fin dagli esordi all’iniquità del sistema e del mercato dell’arte, prende parte e organizza diversi collettivi, atti a sviluppare processi di spersonalizzazione artistica. In seguito si volge ad una ricerca più ampia e compaiono numerosi riferimenti al disagio sociale. Dal 2006, in seguito alla sua conversione alla fede evangelica, la sua ricerca si infittisce di contenuti spirituali.